Il conflitto in ufficio è talvolta inevitabile, tanto più diventa certo quando abbiamo a che fare con personalità forti o andiamo incontro a scadenze da gestire in poco tempo.
Poiché queste situazioni accadono spesso, è importante avere la mentalità corretta quando si vuole reagire.
Un percorso di Coaching supporta l’emergere di certezze, paure e diffidenze.
Marcel Schwantes ha recentemente elencato sette modi per reagire al conflitto sul posto di lavoro grazie all’uso dell’intelligenza emotiva.
La sua lista con i 6 modi per gestire un conflitto sul posto di lavoro comprende:
- Guardare le cose in prospettiva. Non bisogna arrivare ad alcuna conclusione immediatamente; invece, ascoltate prima tutte le parti coinvolte.
- Fare una pausa di sei secondi. Sei secondi? Schwantes spiega che “le sostanze chimiche che scatenano lo stato emozionale all’interno del nostro cervello e del nostro corpo, durano di solito circa sei secondi.”
- Provare l’empatia. Toccare i sentimenti altrui, facendo un passo in più rispetto al solo sentire il loro punto di vista dell’accaduto.
- Fare la domanda più comune: “stai bene?” Se il conflitto è diretto a noi, chiedi all’altra persona cosa sta succedendo e se siamo OK, è un modo per spostare l’attenzione sul proprio stato.
- Parlare dal proprio sé autentico. Questo significa che se abbiamo commesso un errore, basta ammetterlo.
- Essere i primi ad andare oltre il conflitto. A volte questo significa scusarsi prima dell’altro.
Il percorso verso la gestione del conflitto in ufficio sta proprio nella scelta di rispondere, anziché reagire. Questo implica anche prendere coscienza del contesto che si è creato intorno a noi proprio perché qualsiasi tipo di conflitto – che siamo direttamente coinvolti o meno – richiede l’esercizio di molta pazienza.
Questi suggerimenti ci aiutano a gestire efficacemente situazioni che psono delicate da affrontare.