Nell’incertezza del presente, non è possibile per un leader pensare al futuro come al solo prolungamento del passato. Per questo bisogna considerare meno l’aspetto finanziario del business e curare maggiormente quello operativo, con le persone.
Il tema non è il futuro o il passato da cui deriva ma la gestione dell’incertezza del presente da parte del leader.
Praticare, praticare, praticare. Così come gli sportivi professionisti, i leader devono lavorare duro per rafforzare ed educare l’istinto. Affronteranno tempi incerti e devono imparare presto a trasformarli in un vantaggio per poter uscire più fortificati dalle avversità. Con l’avvento e la velocità delle tecnologie digitali, ne vediamo le avvisaglie tutti i giorni, e non c’è da sorprendersi se il contesto di business sarà sempre più inaspettato. E i leader di domani dovranno esercitarsi senza sosta per affrontare l’instabilità.
Solo per gli audaci
Quali caratteristiche, quindi, deve avere un leader per trionfare nei momenti difficili? Propongo alcune ipotesi:
- In un ambiente ostile, ciò che occorre a un leader è la determinazione e il coraggio per vincere;
- Deve essere al tempo stesso ottimista e realista, ascoltare la gente e comunicare frequentemente e in maniera onesta e semplice;
- Un leader deve ispirare fiducia nella squadra e questo si ottiene solo essendo onesti, ammettendo di non sapere sempre tutto.
È compito del numero uno, stabilire un sistema di comunicazione con il proprio team per spiegare loro come affronteranno l’incertezza e supereranno la concorrenza. Di più, qual è il ruolo di ciascuno nel proprio campo.
Leadership significa onestà. Più che mai quando l’ambiente è avverso e fare pronostici risulta complesso, il leader va dove si trova l’azione per ottenere l’informazione necessaria su ciò che accade nel mercato.
Nel presente, oggi, ascolta gli impiegati, i clienti, recepisce idee e suggerimenti, li processa e sviluppa la propria strategia.
È altresì importante, identificare le persone chiave, farle impegnare, dar loro una missione per catturare la loro passione e metterla a frutto. Ogni azienda ha delle persone chiave e se si è in grado di ispirarle affinché abbraccino una visione condivisa, il loro entusiasmo contagerà tutti e si moltiplicheranno.
Questo è l’inizio del cambiamento. Perché le persone imparano. Con un po’ di pratica si possono modificare abitudini, atteggiamenti, stabilire nuove procedure e instaurare una nuova cultura.
Gli ingredienti della leadership
Oggi occorre un nuovo tipo di leader, e segnalo i primi 5 ingredienti che mi vengono in mente, per poter gestire l’incertezza. I primi tre, già citati, sono:
- trasformare l’avversità in un vantaggio attraverso la determinazione e il coraggio;
- cambiare le abitudini della leadership – andare dove si trova l’azione, ascoltare le persone e comunicare spesso con loro;
- individuare gli impiegati chiave e farli impegnare affinché si inneschi un effetto contagioso;
- ri-orientare le decisioni aziendali;
- lavorare sull’innovazione.
Quando le condizioni esterne non sono favorevoli, le decisioni aziendali sono condizionate dalla disponibilità finanziaria ed i progetti a volte valutati in termini di ritorni sull’investimento, oggi devono essere analizzati in relazione a quanto denaro possono generare, e quanto in fretta. Perché senza denaro non c’è strategia.
Quindi il focus deve andare sui prodotti che generano profitto. Se ci si focalizza nulla va sprecato e si mantengono le risorse.
Lavorare bene, ecco il lavoro del leader.
L’incertezza è qui e non se ne andrà.
Le regole del business sono cambiate. L’economia globale non favorisce una strategia di crescita.
L’incertezza del presente sarà il nuovo ambiente d’ora in avanti. E senza dubbio navigarci richiederà un grande coraggio.