L’università di Phoenix e l’Institute for the Future in partnership hanno realizzato un interessante rapporto dal nome Future Work Skills 2020.
In sostanza hanno immaginato quali saranno i concetti “guida” per ridisegnare il futuro prossimo ed attuare quella innovazione culturale e tecnica che permetterà di vivere meglio gli ambienti lavorativi.
I concetti che guideranno il futuro sono:
- Extreme longevity – Aumento generalizzato dell’età che porterà cambiamenti nel lavoro e nell’apprendimento.
- Rise of smart machines and systems – Automazione nei posti di lavoro che eviterà agli esseri umani, attività ripetitive.
- Computational world – Aumento massiccio di sensori e e capacità di elaborazione che renderanno il mondo un sistema programmabile.
- New media ecology – Nuovi strumenti di comunicazione, richiedono nuove alfabetizzazioni al di là del semplice testo.
- Superstructured organizations – le Tecnologie Sociali guideranno nuove forme di produzione e creazione di valore.
- Globally connected world – L’aumento di interconnettività globale pone la diversità e l’adattabilità al centro delle operazioni organizzative.
Da questi concetti, risultano 10 abilità (skills) necessari per guidare gli ambienti di lavoro nel futuro prossimo:
- Sense-making: capacità di comprendere a fondo il significato di quanto viene espresso;
- Social Intelligence: capacità di relazionarsi agli altri in modo profondo e diretto, per stimolare reazioni e interazioni desiderate;
- Novel and adaptive thinking: competenza nel pensare e trovare soluzioni e risposte al di là di ciò che è meccanico o basato su regole;
- Cross -culturale competency: abilità nell’operare in diversi ambienti culturali (T shaped mindset);
- Computational thinking: capacità di tradurre grandi quantità di dati in concetti astratti e di comprendere ragionamenti basati su dati;
- New media literacy: capacità di valutare criticamente e sviluppare contenuti che sfruttino i nuovi media. Utilizzare questi ultimi, inoltre, ai fini di una comunicazione persuasiva;
- Transdisciplinarity: alfabetizzazione e capacità di comprensione dei concetti attraverso diverse discipline;
- Design mindset: capacità di rappresentare e sviluppare attività e processi di lavoro per ottenere i risultati desiderati;
- Cognitive load management: capacità di discriminare e filtrare le informazioni per importanza, e per capire come sfruttare al massimo le funzioni cognitive utilizzando una varietà di strumenti e tecniche;
- Virtual collaboration: capacità di lavorare in modo produttivo, motivato ed essere sempre presente come membro di un team virtuale.
Mi sembra che diverse delle indicazioni date siano utilissime già oggi, come ad esempio: alfabetizzazione sui nuovi media, competenze cross-culturali, capacità di relazionarsi. Importantissimo, di sicuro, è essere rapidi nel (capire di dover) cambiare qualcosa.
Il report, in inglese, può essere scaricato qui.