Se lo scrivi, puoi farlo accadere.
Staness Jonekos
Scrivilo!
E’ un suggerimento da Coach a Coachee poichè spesso si legge di tutto sul Coaching, ma è raro leggere delle responsabilità del “Coachee”, la persona che viene allenata.
Questo dal momento che il processo di coaching è un dialogo continuo e la persona che viene supportata deve mantenere la sua parte dell’accordo, quindi il suo impegno. Diversamente la pratica del Coaching non risulta efficace.
Le migliori sessioni di Coaching di cui ho preso parte sono quelle in cui c’è stato un forte dare e avere sia dal punto di vista del Coach sia da quello del Coachee.
Si, molti di noi hanno partecipato anche a brutte sessioni di Coaching .
Sono quelle che non lasciano nulla o peggio portano a galla emozioni non gestite. Può essere il nostro manager che ci ordina di fare cose e qui difficilmente si può qualificare come coach.
Forse è il manager che ha appena frequentato un corso e mette il Coachee a dura prova con domande scritte in una lista, lasciandolo a meditare sul percorso verso l’illuminazione, ma non riuscendoci davvero.
Il Coaching richiede impegno sia da parte del Coach sia del Coachee e parte di questo impegno, talvolta si trova nella richiesta di scrivere qualcosa. I propri obiettivi, idee, disegni e appunti.
Questo semplice gesto, fa si che il Coachee apra un mondo di riflessione su quei tratti che solo lui conosce e sa interpretare.
L’ascolto attivo del Coach è fondamentale. Far sentire accolto e ascoltato il Coachee, gli permetterà di sondare e scavare più a fondo e rendersi conto di ciò che viene detto.
Sfidare il Coach è una parte importante delle responsabilità del Coachee. Una sfida intesa non come resistenza ma per esplorare le questioni più in profondità, per esaminare le alternative, per arricchire la conversazione, per aiutare a chiarire il pensiero da parte dell’allenatore e del cliente.
Nel grande Coaching, sia il Coach sia il Coachee imparano ed esplorano insieme nuove cose. Una spinta salutare e stimolante crea risultati migliori per ogni persona coinvolta nel processo.
Qui l’impegno da parte del cliente è sostanziale. Deve essere assolutamente coinvolto e impegnato nel processo.
Il Coaching consiste nel rafforzare i comportamenti efficaci per il Coachee, osservando come potrebbe fare meglio, cambiando comportamenti poco funzionali, provando nuove cose, sviluppando nuove abilità.
Talvolta il Coachee non fa nulla dopo essere stato allenato, allora un’enorme opportunità è andata perduta. Troppo spesso, infatti, osservo un buon allenamento in corso, ma poi le persone tornano a fare le cose come prima. Il coaching non riguarda conversazioni inattive, ma si tratta di realizzare qualcosa, si tratta di migliorare costantemente le prestazioni.
Per questo la scrittura agevola moltissimo, sia in sessione, sia fuori, la consapevolezza del Coachee.
…hai avuto un’idea? Scrivila!
…hai imparato qualcosa? Scrivilo!
…hai sentito qualcosa di interessante da un collega? Scrivilo!
…ti è successo qualcosa? Scrivilo!
Scrivi o potrebbe andare via per sempre.